
Considerazioni sconsiderate Vol. 1. La mutanda del primo appuntamento
Ormai lo si sa, più si avanza con l’età, più risulta difficile trovare un maschio di razza umana che non sia
psicopatico
asociale
ipocondriaco
omosessuale
fidanzato
bigamo
Ed è proprio questa consapevolezza che ha portato la maggior parte di noi povere fanciulle alla decisione di astenerci dall’estenuante ricerca della Valle Incantata. Per dedicarci piuttosto a un costante sogno ad occhi aperti basato sulle affidabilissime testimonianze che troviamo in svariati romanzi rosa, sit-com e film romantici.
Stanche delle ripetute batoste, porte in faccia, delusioni tra capo e collo, zappe sui piedi e così via, decidiamo saggiamente di alzare i nostri standard, decretando che da ora in poi usciremo solo più con corrispettivi di Derek di Grey’s Anatomy (il Dott. Bollore no, con le 2 B – Bello e Bastardo – abbiamo chiuso)
Brad Pitt in The Mexican
Jude Law in L’amore non va in vacanza
Colin Firth in Bridget Jones (Hugh Grant no, vedere esempio 1)
Fatti passare più di 6 mesi di secca, di deserto dei tartari, di balle di fieno in aride vie, prendiamo una forse non più saggia, ma sicuramente più pratica decisione: abbassare il tiro.
Ed è a quel punto che ci diciamo che “si, dai, alla fine potevo ben accettare l’invito di quel ragazzo non bello ma non brutto che lavora nell’edificio accanto”.
“E che sarà mai”.
Rispolverato il collant contenitivo, applicata la maschera facciale anti-poro e spruzzata una esagerata dose di spray anti-alitosi esci, fiduciosa. O, piuttosto, speranzosa.
Ovviamente essendo tu assente dal campo da un po’ prendi la rischiosa decisione di lasciare che sia lui a decidere il posto in cui vi incontrerete.
Ma tuttavia rimani piacevolmente colpita quando arrivi all’appuntamento in un bar carino, non troppo affollato, ma abbastanza caciaroso da evitare silenzi imbarazzanti.
Brava e diligente spolveri le tue nozioni di cultura generale, e tenti di riportare alla memoria tutto ciò che pensi di ricordare riguardo la formazione di una squadra di calcio….
E tutto sommato la serata passa piuttosto liscia… A parte il fatto che lui lo Spritz lo beve dalla cannuccia e che si ostina a tentare di bere l’acqua del fondo provocando un costante quanto fastidioso rumore “crrrrrrlllrccrrrrl”
Ma è proprio quando pensi che in fin dei conti puoi tornare a casa soddisfatta, che anche se il ragazzo non è proprio una cima né un campione di Bon-Ton tutto sommato visto quello che propone il convento lamentarti non puoi… Che lei fa capolino tra i jeans e la maglietta.
La mutanda.
Quella con l’elastico bianco. Anzi, un po’ ingiallito.
Con la scritta UOMO. Blu.
Ed è così che mezz’ora più tardi, dopo aver elegantemente accusato un lieve mal di testa, ti ritrovi di nuovo a casa. Di nuovo in streaming.
A singhiozzare
“Oh, Derek”.
AUTHOR : Caterina Grosso
PHOTOS: Pinterest
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