
Is it too hard to look sexy at the swimming-pool?
Primo luglio, è scattata, la swimming-pool mania.
Fior fior di riviste, articoli di giornale e blogger da tutto il globo promettono effetti miracolosi per il corpo e per la mente; gallerie fotografiche mediatiche ritraggono ex orche stile Free Willy trasformatesi in bellissime Ariel, reginette dei mari.
Pena da scontare per l’addominalo-tavoletta-di-cioccolato (sì, proprio quella tavoletta che tu ormai ti sogni la notte, e che in questo momento ti sembra più sexy di Gabriel Garko): nuotare come non ci fosse un domani, magari con dei supporti di gomma piuma attaccati alle caviglie, per 40 minuti 3 volte a settimana.
In alternativa, puoi decidere di divincolarti come un’anguilla in preda a un raptus danzerino tentando disperatamente di seguire un corso di acqua-gym (che poi, come facciate a stare a galla dimenando le gambette nella piscina in cui non si tocca me lo spiegate un’altra volta). Oppure puoi tentare di buttarti nell’ultima moda dello sport acquoso, l’acqua-bike; quell’attivitàin cui qualche istruttore maligno ti ficca una cyclette nella piscina, poi con sguardo di scherno ti fa “pedala a ritmo”, mentre in sottofondo suonano i Black Eyed Peas che macinano i beat a velocità estrema.
Convinta quindi di poter sembrare anche tu la Mariu dello spot della Dolce e Gabbana (poiché la speranza, e qui lo ribadiamo, è cocciuta e l’ultima a morire), ti rechi da Decathlon, pronta a rifarti il guardaroba subacqueo.
Ed è lì che ti ritrovi davanti a una larghissima scelta di pezzi a 6.99€, al che tutto diventa irresistibile e necessario. Ma dal momento che, si sa, “se non sei in grado di scegliere individua la più fighetta nel negozio e copia tutto ciò che acquista lei”, vai di imitazione, così sei sicura di cercare di difendere il tuo sex-appeal.
Segui la fighetta, osservi i suoi acquisti nel reparto “Donna-piscina”, e cerchi di imitarla in tutto e per tutto; poi però cominci a sentire una stramaledetta vocina in testa, cui hai la malsana abitudine di dare retta
-“Ma guarda come è sgambato quel costume che prende quella svergognata, guarda che poi le tue cosce sembrano il cotechino Beretta per la cena di Natale, compra il costume da bagno intero con il pantaloncino incorporato”
e ancora
-“Ma mica ti vorrai comprare gli occhialini, la cuffietta e le ciabatte nere? E che sei, a un funerale o in piscina? Poi rischi ancora di confondertele con quelle di un’altra e prenderti i pidocchi di una con la cuffia uguale alla tua…. Guarda che c’è tutto sulle tonalità del rosa, ti prendi anche l’asciugamano della stessa nuance che c’ha anche il suo perché…”
Ed è così che, inevitabilmente, abbandoni gli acquisti della fighetta e ascolti la vocina maledetta, ed esci da Decathlon proprio contenta di aver dato un “tocco di colore” almeno alla tua tenuta da piscina.
Scelta che ovviamente il giorno seguente rinneghi come un ragazzino che cambia squadra di calcio a ogni partita persa, e rimpiangi come le lacrime di coccodrillo che cadono sul latte versato. Eh si, perché tu tutta gargiula il giorno dopo ci vai in piscina, e ci trovi anche la fighetta del reparto “Donna-piscina” di Decathlon. Solo che lei sembra Eva Kent in tenuta acquatica, mentre tu un palombaro con la testa e i piedi fucsia.
Life is too hard to think about good swimming outfits
AUTHOR : Caterina Grosso
PHOTOS: Pinterest
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