Pantagruelico dicembre

MACARONS

Vi ricordate di quando eravamo piccoli, e il Natale iniziava e finiva tutto in una settimana /10 giorni circa ?
I veri cultori dell’evento tiravano fuori l’albero l’8, il bambinello il 25 e i Magi il 6, e tutto si risolveva bene o male in una cena, un pranzo, e una calza bella infagottata (che quando in mezzo alle arance ci trovavi il carbone di zucchero invece delle caramelle era anche meglio).
Poi succede che cresci, e progressivamente il periodo natalizio diventa un’ottima e diffusa scusa per organizzare cene-pranzi-merende-brunch-spuntini delle 11 e delle 16, tutti natalizi ovviamente.
Più o meno a partire dal 28 di novembre, fino al 10 di gennaio dell’anno nuovo, un giorno si e uno no ti ritrovi  a partecipare a un evento di Natale di parenti, amici, vicini di casa, amici degli amici che hai incontrato 2 sere prima alla cena dell’amico…
Insomma, un delirio di zuccheri saturi che ti perseguiterà bene o male fino a fine marzo, quando forse ti saranno passati i sensi di colpa e avrai tolto da tutti gli specchi di casa i veli pietosi con i quali li avevi coperti alla fine delle feste.
Quello pre natalizio é quindi un periodo che richiede non poca organizzazione. Alla fine a ben rifletterci qualche stronzo potrebbe sempre invitarti alle terme in montagna, e a quel punto o lanci la nuova moda del Burka da spiaggia, oppure purtroppo il bikini te lo devi infilare , non c’é panettone che tenga.
Conscia di questa orribile possibilità, decidi di mettere a punto un infallibile quanto masochistico piano di protezione-chiappa.
Ad esempio decidi di andare a lavoro a piedi ; dista 50 minuti, almeno 1 dei 4 Lindt che ti sei sbafata la sera prima lo brucerai, no ?
Ed é allacciandoti i lacci delle scarpe che cominci a sentire il costante ticchettio della pioggia sul vetro della finestra… E realizzi che proprio quella settimana a Parigi diluvierà e tirerà un vento che nemmeno la Bora al mare. Ma comunque a lavoro ci arrivi, anche se con un nido di tortore al posto dei capelli e il trucco colato fino al mento da quanto ti hanno lacrimato gi occhi.
Ma non desisti, no, tu quest’anno non molli, e imperterrita ti trascini in palestra, dove per 1h, 60 minuti, troppi secondi cerchi disperatamente di non farti venire un infarto seguendo le istruzioni e il ritmo del coach di Body Combat, che vedendo la tua espressione chiaramente colpevole decide di punirti con una sessione extra di addominali a fine corso. Cosi, perché lui ci tiene ad aiutarti nel tuo programma « ammazza la fetta di Pandoro Paluani ».
Terminata la tua giornata di espiazione con un brodino scondito e senza sale, 24 ore dopo ti ritrovi nuovamente con le gambe sotto un tavolo imbandito. E osservando la commensale seduta accanto a te – si, ovviamente bionda e si, ovviamente pesante tra i 45 e i 51kg da bagnata – sfondarsi di fois-gras e patatine, speri, ma non credi, che anche lei condivida il tuo segreto e le tue fatiche.

Rivolgi quindi un rapido pensiero a Madre Natura dicendoti che alla fine poteva anche donarti un metabolismo un po’ meno bradiposo, pensi che per quello puoi sempre giocarti la carta Babbo Natale, e ti butti nei tuoi doveri di ospite, finendo la fetta di tacchino farcito.

Buone Feste everyone !

AUTHOR : Caterina Grosso
PHOTOS: @Pinterest

Caterina
caterina.gro@gmail.com
1 COMMENTO
  • craftosphereexplorers
    17 dic 14

    Evviva il natele! I dolci! Le feste! Che tristezza quando tutto finisce…. (Però poi c’è il mio comple da organizzare!;)). Xo, Ale