
The “I’m more tired” competition
Oramai sembra che la società ci spinga a essere sempre più competitivi, tutti contro tutti in ogni ambito. Meno spazio alla comprensione e alla compassione, e facciamo a gara a chi ha la vita più complicata, il lavoro più duro, le maggiori responsabilità domestiche.
Riflettendo su questo ho deciso di scrivere questi due possibili scenari della vita quotidiana.
Trovate le piccole differenze.
Scena 1
19.45 “Come è andata la tua giornata?”
“Beh piuttosto bene, sono un po’ stanca.. Oggi a lavoro ci sono state un po’ di rogne..”
“Ah beh, non stare a dirlo a me, sono appena uscita dall’ufficio!! Stamattina ho dovuto cazziare tutti i fornitori, poi oggi pomeriggio una chiamata dietro l’altro, un inferno!”
13.20 “Ehi, che fai di bello?”
“Sto andando a fare una commissione con una collega, ci sono gli sconti da Zara e volevamo approfittarne. Sai ti dicevo di voler prendere quella camicia che ti piaceva…”
“Beata te che hai il tempo di bighellonare… Ormai la pausa pranzo non so nemmeno più cosa sia…”
20.30 “Sto tornando! Dopo lavoro sono andata finalmente a farmi un giro – tipo dopo mille anni che non vedevo la luce del sole – e tra 10 minuti finalmente casa ”
“Bene!!! Io sono passata da palestra e a fare la spesa, adesso sto preparando cena! Intanto metto su un bucato veloce, poi film!”
“Ok.. Io sono morta, penso mi butterò sul divano!… Ma dove lo trovi poi il tempo di fare pure sport…”
08.00 “Moan… Sono stanca morta… voglio dormire ancora un po’!!!”
“Ma cosa dici stanca morta ?! Hai dormito 7 ore intere! E poi a chi lo dici, io sono esausta, non mi fermo almeno da una settimana…”
Scena 2
19.45 “Come è andata la tua giornata?”
“Beh piuttosto bene, sono un po’ stanca.. Oggi a lavoro ci sono state un po’ di rogne…. Tu invece che mi dici?”
“Ah cavolo mi spiace per il tuo lavoro! Niente di grave spero; vuoi parlarne un po’? Anche io sono un po’ giù oggi, in ufficio sempre il solito delirio”
13.20 “Ehi, che fai di bello?”
“Sto andando a fare una commissione con una collega, ci sono gli sconti da Zara e volevamo approfittarne. Sai ti dicevo di voler prendere quella camicia che ti piaceva…”
“Oh Zara figo, mi piacerebbe un sacco venire con voi; fammi sapere se ne vale la pena così nei prossimi giorni cerco di iniziare un po’ prima e avere il tempo di farci un salto! Scappo che sono sempre di corsa in questo periodo, lavoro lavoro lavoro!”
20.30 “Sto tornando! Dopo lavoro sono andata a farmi un giro – sono super contenta, era da un sacco che non ci riuscivo! – e tra 10 minuti finalmente casa ”
“Bene!!! Io sono passata da palestra e a fare la spesa, adesso sto preparando cena! Intanto metto su un bucato veloce”
“Io penso che avrò solo la forza di trascinarmi prima sul divano, poi sotto le coperte… La palestra rimandata a un altro momento!”
Because positivity is the key, and sadness is not the new glam.
PS. : Le protagoniste di questo articolo sono femminili. Ho preferito mantenere una parità di genere nelle conversazioni per evitare ‘schieramenti’ di sorta. Ciononostante, l’articolo è stato pensato riflettendo agli atteggiamenti di entrambi i generi.
AUTHOR : Caterina Grosso
PHOTOS: ©Ecmothdesign
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