Some things to be thankful for

Le sciarpe di cachemire. Di quelle lunghe, per farci due giri del collo o usarle come coperta all’occasione.

Il caffè. Quello della moka, della Nespresso, e anche quello alla macchinetta. Che al liceo ci ha salvato tante lunghe mattinate e ci ha fornito una valida scusa per tanti, fallimentari baccagli.

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La famiglia. Quella in cui siamo nati, quella che ci siamo scelti, quella che ci siamo costruiti e quella che ci costruiremo.

La moda della vita alta. Che quando andava la vita bassa con la zeppa a elefante eravamo un po’ tutte nella stessa grande merda.

Il lavoro. Saltuario, fisso, determinato, indeterminato. Quello che ci porta la busta paga a fine mese. E quello che facciamo nei nostri ritagli di tempo, portandoci un po’ di soddisfazione e tanti progetti.

La linea Beckham X H&M. Soprattutto i cartelloni pubblicitari della linea Beckham X H&M.

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Il correttore, il mascara e il blush. Che ai tempi le nostre nonne si dovevano massacrare le guance a pizzicotti per aver le gote alla Heidi.

Insomma, ci sono tanti validi motivi per cui festeggiare Thanksgiving. Il giorno in cui puoi mangiare tacchino ripieno accompagnato da verdure e salse varie, corn bread e un  timballo di patate dolci su cui fai sciogliere copiose manciate di Marshmellows (no, non scherzo, e si, c’è scritto Marshmellows).

Il giorno in cui – con un’eccessiva dose di alcool e zuccheri nel sangue – stilare una lista dei motivi per cui rendere grazie.

Una volta all’anno, così, per rinfrescarci la memoria.

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(@ProbabilitàeImprevisti)

(Immagini@Pinterest)

Caterina
caterina.gro@gmail.com
1Comment
  • Straziota Vincenzo
    24 Nov 16

    ….e quello di incrociare semplicemente qualcuno nel nostro cammino…e portarlo insieme a noi 😉